Lungo il Danubio e le coste settentrionali del Mar Rosso venivano indossate dalle donne. Invocavano immortalità e rinascita.
Per i romani costituivano una protezione, soprattutto per i bambini, ed erano indossate insieme ad altri pendenti che, tintinnando perché tenuti al collo assieme, venivano chiamati "crepundia". Credevano che il suono, cioè proprio l'invisibile per eccellenza assieme agli odori, tenesse lontano il negativo.
Le ho trovate, un giorno di quarantena, mentre esploravo l'archivio della Morgan Library & Museum e ne ho tratto una versione che ne è un consapevole tributo.
È sorretta dalla Falsacatena, che è un leggero cordoncino che sembra una catena. Nascosto sul petto, le parole di Seneca a Lucilio "Vindica te tibi".